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Sara Mariucci nasce il 31 Dicembre 2002 a Perugia, da mamma Anna e papà Michele;

la sua è una normale vita di una bambina di tre anni e mezzo, allegra e spensierata, fino all'Agosto del 2006, periodo in cui si trova in vacanza con la famiglia in Calabria, dai nonni materni, ed in particolare alla sera del 4 Agosto, dove Sara racconta a sua madre una storia in cui dice che quando era "piccola piccola" si trovava in un luogo "lontano lontano", in compagnia di una donna, di nome Mamma Morena: che lei definisce l'altra sua mamma, buonissima, dai capelli blu e gli occhi castani; ma la cosa che più colpisce Anna è che alla sua domanda: "lasceresti mamma Anna per andare da Mamma Morena?", la bambina rispose di sì.

Il giorno successivo, il 5 Agosto 2006, Sara rimase vittima di un tragico incidente, folgorata dai cavi elettrici scoperti di una giostra.

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Nella camera ardente, allestita all'ospedale, Anna nota, dietro la piccola bara bianca, un'immagine raffigurante la Madonna con un lungo velo azzurro e ripensa a ciò che le aveva detto la figlia la sera prima;

dopo alcune ricerche, Anna e Michele scoprono l'esistenza di Madonna Morena, il cui santuario si trova a Copacabana, in Bolivia, e la sua data di ricorrenza è il 5 Agosto.

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Da questo momento in poi si susseguirono molteplici eventi straordinari e guarigioni inspiegabili riconducibili a Sara, come ad esempio la foto in negativo (evento inizialmente tenuto segreto dai genitori per paura di una spettacolarizzazione della storia della figlia, ma successivamente inserito nella pubblicazione di Padre Francesco Ferrari: "Storia della piccola Sara" del 2011).

L'evento risale a poco dopo la tragedia, quando un fotoreporter fu incaricato dal proprio giornale di scattare alcune foto degli ultimi luoghi frequentati da Sara e della chiesa di San Martino in Colle dove si erano svolti i funerali;

ed è in questo ultimo luogo che accadde l'inspiegabile evento: quando il reporter chiese ad Anna di essere fotografata vicino alla statua di Madonna Morena con in mano una foto della bambina, lei inizialmente rifiutò perché non voleva trasformare la vicenda in uno spettacolo, ma infine cedette alle richieste del fotografo pensando nel suo cuore: "Sara, la mamma è contraria. Chiedi al Signore che sia fatto come lui ritiene".

Quando la foto fu scattata lo stupore colpì il fotografo, Anna, Michele, Palmiro nonno di Sara e gli altri presenti: la foto era interamente in positivo, tranne il volto della Piccola che era in negativo; e la cosa sconcertante è che stampando la foto al contrario, ovvero in negativo, l'immagine di Sara torna ad essere in positivo.

Un altro evento è quello del fiore bianco, raccontato dal nonno della Piccola: "Qualche settimana dopo la morte di Sara, era la fine di Agosto, mi sono accorto che nel mio uliveto era nato uno strano fiore di colore bianco, mai visto prima. L’ho fatto analizzare dall’Istituto di Botanica dell’Università di Perugia, era uno Stramonio, originario del Sud America, molto comune in Bolivia, dove si venera la Madonna Morena. Da quella volta ogni anno, ad Agosto, nel nostro uliveto fiorisce il fiore bianco di Sara".

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Nel corso del tempo queste vicende hanno richiamato l'attenzione di molti fedeli, dando inizio ad un vero e proprio pellegrinaggio alla tomba di Sara, nel cimitero di San Martino in Colle. Da qui la decisione dell'allora Vescovo di Gubbio, Mons. Mario Ceccobelli, di traslare la Piccola dal cimitero alla chiesa di San Martino in colle, in una cappella idonea a ricevere i fedeli in preghiera, dove tutt'ora si trova;

traslazione che è avvenuta il 28 Marzo 2016, alla presenza del Vescovo Ceccobelli, Padre Francesco Ferrari, parroco di San Martino in Colle, incaricato ufficialmente da Sua Eccellenza di raccogliere informazioni e testimonianze riguardanti Sara, e di cui aveva curato anche una pubblicazione: "Storia della piccola Sara", nel 2011, ed una moltitudine di fedeli.

Ogni Anno, il 5 Agosto, qui nella Nostra chiesa, viene celebrata dal Vescovo una Messa in ricordo di Sara;

inoltre, al termine di ogni Messa, si recita una preghiera speciale dedicata alla Piccola, composta dal Vescovo Ceccobelli, su spunto dei nostri ragazzi e ragazze del catechismo.

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